Recensione

“A caccia del diavolo” di Kerri Maniscalco

“Is your evil dressed up in righteous indignation?” he asked, taking a small step forward.
“Do you walk that morally gray line of what’s ‘good’?
​If you thrust your blade in my heart, what lie will you tell yourself at night, what story will you spin, casting yourself as the hero?”

Titolo : A caccia del diavolo
Autrice : Kerri Maniscalco
Editore : Mondadori (10 novembre 2020)
Pagine : 480
Prezzo : 20 euro

TRAMA

Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l’evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all’interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola “fine” anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?

RECENSIONE

L’ultima volume della serie “Stalking Jack the Ripper” di Kerri Maniscalco ha tutto: dramma, omicidio e romanticismo. Troviamo Audrey Rose e Thomas che si stanno riprendendo dopo il loro lungo e pericoloso viaggio attraverso l’oceano, prendendosela comoda con la nonna di Audrey Rose. Mentre Audrey Rose si adatta alla sua nuova realtà con una disabilità fisica, Thomas è più gentile e disponibile che mai, arrivando anche al punto di farle fare scarpe nuove e più comode. I due sono in uno stato di vita da sposini mentre aspettano che il padre di Audrey Rose attraversi l’oceano in modo da ottenere un ok ufficiale per il loro fidanzamento.

Ma mentre l’eccitazione abbonda a livello nazionale, fuori dalle mura della loro casa vittoriana, un assassino è in libertà. I crimini sono orribili e ricordano a entrambi gli studenti di medicina legale un altro assassino: Jack lo Squartatore. Mentre seguono gli indizi per Chicago, scoprono presto che quella storia non è finita come si pensava una volta. E oltre a seguire Audrey Rose e Thomas lungo le loro indagini, apprendiamo che nemmeno la loro relazione è al sicuro. Una donna del passato di Thomas è entrata di nuovo nella sua vita, un’agente del caos che sta rovinando tutto ciò che Audrey Rose e Thomas hanno lavorato duramente per costruire insieme.

Anche se l’inizio l’ho trovato un po’ lento, mi è piaciuto leggere i momenti giocosi domestici che Audrey Rose, Thomas e Liza condividono mentre aspettano l’arrivo della loro famiglia e iniziano a pianificare il matrimonio. La Maniscalco ha mantenuto i romanzi estremamente veloci fino ad ora e qualcosa di un po’ più lento non mi ha fatto storcere più di tanto il naso. Tuttavia, la prima metà del romanzo è quasi interamente occupata dagli avvenimenti del matrimonio imminente di Audrey Rose e Thomas e delle sue conseguenze, ed è stato molto evidente che dopo un po’ l’assassino fosse stato del tutto dimenticato, ma non l’emergere di uno strano diavolo.

Il ritmo lento del libro sarebbe stato eliminato dalle scene di omicidio grottesche e crude che ci aspettiamo da questa serie ma, per la maggior parte del libro, mancano. Tuttavia, per quanto mi riguarda, non ho lamentele a causa di quello da cui sono stati sostituite. La storia d’amore e il dramma della situazione particolare di Audrey Rose e Thomas è stata una situazione difficile da digerire e mi ha fatto pensare “Cosa succederà dopo?”, ancora e ancora. È stato allo stesso modo straziante e commovente ad ogni svolta, trasformando quella che molti lettori pensavano sarebbe diventata una noiosa coppia domestica in qualcosa di più: due persone che fanno del loro meglio in una circostanza impossibile.

Man mano che il romanzo avanza nella storia veniamo a conoscenza di H.H. Holmes e degli omicidi a Chicago. La Maniscalco fa un ottimo lavoro nell’introdurre elementi di finzione che rendono la storia qualcosa di diverso e nuovo. Ci vuole un bel po’ di tempo per scoprire finalmente il colpevole di tutte queste sparizioni di Chicago. Ma una volta fatto, ne vale la pena. Una volta che Audrey Rose entra in contatto con il colpevole delle sparizioni di Chicago, il romanzo adotta un approccio drammatico al flusso di coscienza, che crea grande tensione e drammaticità nelle pagine finali del romanzo.

Sebbene Kerri Maniscalco si sia creata la nomea di “queen” del cruento e del gotico, nell’ultimo romanzo della serie la sua penna è molto simile allo zucchero filato: dolce e irresistibile. Thomas e Audrey Rose portano una perfetta tinta rosa e diventa chiaro che, mentre i lettori hanno apprezzato i misteri e l’omicidio, è il romanticismo dove la sua scrittura ha davvero brillato.

Concludo citando la stessa autrice in lingua originale: “I and am so proud that a cane-carrying, scalpel-wielding goth girl in STEM defeated the ultimate villain”. E io pure Kerri, io pure.

IL MIO GIUDIZIO

4 STELLE/5

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