Recensione

“Thunderhead” (serie “Falce”#2) di Neal Shusterman

Buonasera amici, oggi è un giorno importante perchè domani uscirà il sequel di “Falce” (che io ho amato alla follia). Ho aspettato “Thunderhead” con grande trepidazione e, non appena Oscar Vault (che ringrazio di cuore) mi ha inviato la copia digitale per leggerlo in anteprima, l’ho divorato in sole 48h. Sono già in astinenza e vorrei SUBITO il terzo libro, perbacco!

Titolo : Thunderhead
Autore : Neal Shusterman
Editore : MONDADORI (13 ottobre 2020)
Pagine : 471
Prezzo : 20 euro

TRAMA

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.

Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti.

Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente.

Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento.

Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

RECENSIONE

Nel futuro la morte non è veramente morte a meno che non sia coinvolta una falce. Rowan e Citra lo sanno meglio di chiunque altro: entrambi erano apprendisti sotto l’onorevole Maestro Farraday e, grazie ai suoi insegnamenti, hanno appreso il valore della vita umana in un mondo post-mortale. Quando la malattia, la vecchiaia e le morti accidentali sono reversibili, tutto grazie a un’intelligenza artificiale onnisciente chiamata Thunderhead, qualcuno deve intervenire per eliminare l’umanità dalla sovrappopolazione. Le falci operano in modo completamente autonomo, senza alcuna influenza o interazione diretta con il Thunderhead; in quanto organo di autogoverno, è importante che le falci siano viste come completamente separate dal supercomputer che gestisce benevolmente tutti gli altri aspetti della società umana.

Da un grande potere, tuttavia, derivano grandi responsabilità. Solo il gruppo delle Falci ha il controllo sulla vita e sulla morte – ogni Falce ha una quota di spigolature da raggiungere, affinché il mondo non cada nella sovrappopolazione e nel caos – e con questo potere, inevitabilmente, si genera la corruzione. Rowan e Citra imparano questo nel modo più duro quando il loro ex maestro sceglie di fingere la propria spigolatura, piuttosto che rimanere una parte di quel sistema malvagio che comprende degli assassini sociopatici, come Goddard e i suoi lacchè Rand e Volta. In “Falce”, Rowan sfugge alle macchinazioni di Goddard e all’esecuzione, ma rimarrà per sempre un outsider. Ora, in Thunderhead è Maestro Lucifero, un angelo vendicatore in abiti neri che dà la caccia a falci corrotte e assetate di potere, bruciandole e disperdendo le loro ceneri in modo che non possano essere rianimate. Citra, invece, è cresciuta in potere e abilità, diventando completamente ordinata come Madame Anastasia e compagna della stessa “Grand Dame” della Morte, Madame Curie.

“The two of them against each other. The two of them against the world. Everything in their lives was now defined by that binary. If they had to die today in order to live, it would somehow be wrong if they didn’t do it together.”

Sebbene siano separati e le loro vite non potrebbero essere più diverse – Rowan un fuorilegge, Citra una stella nascente nel gruppo delle falci anche se accumulando molti nemici – i due ragazzi sono entrambi in grave pericolo, specialmente quando diventa chiaro che qualcuno sta tentando di assassinare Citra e Madame Curie e inizialmente danno la colpa a Maestro Lucifero (Rowan) per gli attentati cui le due donne sono state vittime. Inspiegabilmente, un terzo e nuovo personaggio intreccia la sua vita con quella di Citra e Rowan, un ragazzo serio di nome Greyson, che ha amato il Thunderhead per tutta la sua vita e che ora trova la sua devozione messa alla prova in modi che difficilmente può immaginare.

“Please,” he begs, his tears overwhelming his emotional nanites’ attempt to ease his distress. “Please give me a sign. That’s all I ask. Just a sign that you haven’t abandoned me.” And then I realize that, although there is a law against my direct communication with an unsavory, I do not have a law against signs and wonders.”

Per tutto il tempo, il Thunderhead osserva con silenzioso sgomento, pianifica e progetta, con a cuore solo le migliori intenzioni per le sue barriere umane. “Thunderhead”, il secondo romanzo della serie “Falce” di Neal Shusterman, è assolutamente fantastico. Ho amato “Falce” quando è uscito per la prima volta per molte ragioni, ma soprattutto per la sua premessa stimolante sulla mortalità umana. Cosa succede quando non siamo più mortali? Cosa diventa l’umanità quando la giovinezza può cessare in qualsiasi momento, e buttarsi giù dagli edifici è ciò che passa per un atto di ribellione adolescenziale di routine? Shusterman esplora questo tema in modo meraviglioso e in questo secondo romanzo viene più approfondito attraverso l’obiettivo di Citra come Madame Anastasia. Il suo metodo di spigolare,infatti, – concedendo ai soggetti da spigolare, accuratamente selezionati, un mese per condurre i loro affari, chiudere eventuali conti in sospeso e persino scegliere come vogliono morire – è un’affascinante visione del comportamento umano. Più affascinante in questo libro, tuttavia, è il modo in cui il suo metodo viene disprezzato o attentamente monitorato e studiato dalle altri falci: alcune ritengono che tale metodo sia un atto di misericordia e saggezza, e molti delle giovani falci iniziano a prendere Citra come esempio, desiderosi di accettarla come possibile leader. Altre, invece, non vedono di buon occhio il suo innovativo operato e desiderano ardentemente i giorni intrisi di sangue come quando c’era Goddard. Questi seguaci del cosiddetto nuovo ordine delle falci pensano che sia uno spreco negare il loro potere e vogliono quote più alte e la libertà di spigolare come desiderano.

Il Thunderhead è un supercomputer composto dalla somma totale della conoscenza dell’umanità. È una regola benevola, ma è anche profondamente consapevole dei problemi nel suo universo perfetto, apparentemente pacifico. Esso è vincolato dalle regole e dalle persone che lo hanno creato. Anche se siamo impegnati con Rowan e Citra e le loro avventure, è assolutamente fantastico conoscere il Thunderhead come un personaggio a sé stante in questo secondo romanzo. Come ho detto, è una specie di benevolo signore supremo – certamente, pensa a se stesso come tale e parla ai lettori in ciascuno dei tanti interstiziali ed epigrafi del romanzo – ma anche l’intelligenza di un’intelligenza artificiale può essere provata. Il Thunderhead, quando vede gli orrori che le falci possono infliggersi l’un l’altro, non sembra davvero così benevolo dopo tutto…

“I can communicate in 6,909 living and dead languages. I can have more than fifteen billion simultaneous conversations, and be fully engaged in every single one. I can be eloquent, and charming, funny, and endearing, speaking the words you most need to hear, at the exact moment you need to hear them. Yet even so, there are unthinkable moments where I can find no words, in any language, living or dead. And in those moments, if I had a mouth, I might open it to scream.”

Quindi che dire? Anche questo secondo volume si è rivelato essere una vera e propria bomba atomica! Ho amato tutto quanto e ho apprezzato anche l’inserimento di nuovi personaggi di spicco come Greyson, che giocherà in questo libro e nel prossimo un ruolo decisivo per le vite di Rowan e Citra, e Rand, la falce innamorata di Goddard, che, come potrete vedere quando leggerete il libro ha veramente un bel ruolo. Non vedo l’ora di avere il terzo libro tra le mani per scoprire di più riguardo al Thunderhead e alle sue origini e, soprattutto, riguardo il destino di tutti quanti i personaggi che ho imparato ad amare.

IL MIO GIUDIZIO

5/5 stelline


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